Blitz in laboratori cinesi, scoperti 21 lavoratori in nero
L’organizzazione, nel Legnanese, era gestita da un cittadino cinese, che a sua volta utilizzava dei connazionali prestanome per aprire società e produrre capi di abbigliamento
Legnano, 12 gennaio 2012 - Blitz della Guardia di Finanza di Saronno in due laboratori gestiti da cinesi nella zona di Legnano. I militari hanno trovato 21 lavoratori costretti a prestare la propria opera in nero per 14 ore al giorno, a vivere con bambini piccoli in letti improvvisati tra immondizia e scarti di lavorazione, a sfamarsi a una mensa con cibi malsani. L’organizzazione era gestita da un cittadino cinese, che a sua volta utilizzava dei connazionali prestanome per aprire societa’ e produrre capi di abbigliamento.
In particolare, ai laboratori cinesi veniva subappaltata la produzione di borse e abbigliamento griffato commissionata dalle aziende di moda e all’insaputa delle stesse da parte di terzisti italiani cui era stato affidato il lavoro. Questo ovviamente in modo da abbattere i costi di produzione ed aumentare i profitti. Sono in corso ulteriori accertamenti per quanto riguarda i rapporti tra i laboratori cinesi e le ditte italiane subappaltanti; nei confronti dell’imprenditore cinese che gestiva di fatto le strutture scoperte dai finanzieri saranno adottate sanzioni pecuniarie molto elevate e proposta la chiusura dei laboratori.