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CAPODANNO CINESE - La manifestazione a roma dedicata

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热度1008票  浏览203次 时间:2012年1月13日 20:58

Il drago della speranza

«Facciamo una festa insieme per dire grazie
della solidarietà, contro la paura e la violenza»

«Invitiamo i cittadini romani e italiani ad accogliere questo nuovo anno insieme a noi anche per dire "no" alla violenza e alla paura. Il dolore che proviamo per la perdita di due nostri connazionali, per giunta di una bambina così piccola, vittime di un atroce delitto, deve far riflettere. Non ci si deve rassegnare alla violenza e alla criminalità. Sarebbe una vittoria degli aggressori violenti».

La dottoressa Yang Yenyen è la responsabile della comunicazione dell'Ambasciata cinese. E risponde con molta pacatezza a una domanda inevitabile: perché la Comunità cinese (più di duecentomila persone in tutta Italia, sicuramente più di 20.000 nella sola Capitale) ha deciso, in accordo con l'Ambasciata, di confermare l'appuntamento del grande Capodanno cinese convocato per sabato 14 gennaio a Roma, in piazza del Popolo? L'assassinio di Zhou Zeng e della sua piccola Joy non avrebbe dovuto suggerire una sospensione?

Proprio ieri, in prima pagina sul Corriere, Dario Di Vico ha sottolineato come questo tragico episodio abbia prodotto, proprio durante il grande corteo di solidarietà organizzato a Roma, un «segnale di apertura reciproca» tra la comunità cinese e quella italiana. Esattamente ciò che sostiene Yang Yenyen: «La festa sarà anche un'occasione per ringraziare la comunità italiana della solidarietà che ci ha dimostrato in questi giorni. Un proverbio cinese dice: un dolore condiviso si dimezza, una gioia condivisa si raddoppia».

Capodanno cinese a Roma

Dunque l'appuntamento per sabato 14 gennaio non solo è confermato ma verrà esplicitamente dedicato alle due vittime dell'agguato di via Giovannoli. Tutto comincerà alle 14.30 in piazza Augusto Imperatore: corteo di 160 artisti verso piazza del Popolo, poi l'accoglienza da parte dell'orchestra della Polizia Municipale di Roma Capitale, l'ambasciatore cinese Ding Wei e il sindaco di Roma Gianni Alemanno che dipingono di rosso gli occhi di due draghi (come impone la tradizione) e poi spettacoli di danza, di acrobazie, di musica, estrazione della lotteria del Drago e infine, alle 18, i famosi fuochi artificiali cinesi.

Il Capodanno cinese 2012 non è solo l'inizio del nuovo anno tradizionale lunisolare che si concluderà il 9 febbraio 2013. Soprattutto, nel nostro Paese, è la conclusione dell'Anno della cultura cinese in Italia, fortemente sostenuto dai vertici della Repubblica Popolare e inaugurato nell'ottobre 2010 dal premier Wen Jiabao durante la sua visita in Italia e anche come segno per la celebrazione del 40° anniversario dell'apertura delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina. In tutto 200 manifestazioni culturali organizzate nel 2011 dalla Cina in tutto il territorio italiano, in particolare in dodici regioni e trenta comuni col coinvolgimento complessivo di un milione di spettatori.

Dice l'ambasciatore Ding Wei in una dichiarazione: «Questo anno culturale è stato una grande opportunità di scambio e dialogo fra le nostre due antiche civiltà e soprattutto ha promosso un'ampia piattaforma di collaborazione in diversi settori fondamentali, dalla politica al commercio, dalle conoscenze scientifiche all'insegnamento, dal turismo alla letteratura e alla difesa dei diritti delle donne. Attraverso gli eventi portati in Italia abbiamo voluto offrire un'immagine della Cina aperta e collaborativa, ci siamo proposti infatti come partner affidabile per molti progetti di collaborazione». I dati commerciali forniti dall'ambasciatore sono confortanti: volume commerciale aumentato del 19.5% tra i due Paesi, esportazioni dell'Italia verso la Cina che segnano un +27,8% con un volume di 14.5 miliardi di dollari, le esportazioni della Cina in Italia registrano un +15,7% con un volume di 29.9 miliardi di dollari. Nei primi dieci mesi del 2011 il volume ha raggiunto quota 44 miliardi di dollari, con un aumento del 19.5% L'ambasciatore cinese ha un progetto: «Se la celebrazione del Capodanno diventasse una ricorrenza fissa annuale, sarebbe un'occasione preziosa per condividere i valori di questa festa e migliorare l'integrazione e la conoscenza reciproca tra le nostre due comunità».

Ora comincerà l'anno del Drago, immagine molto positiva in Cina, simbolo antico dell'imperatore e quindi di nobiltà e di imprese gloriose, animale di grande potenza capace di volare in cielo e di nuotare nelle acque. Un ottimo auspicio, per la Cina come per l'Italia.

Paolo Conti
12 gennaio 2012

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