Legalita' per le imprese straniere, iscrizioni sopra le aspettative
PRATO - 07/02/2012 - Ne erano previsti trenta, si sono presentati in ottanta ai corsi per il rispetto della legalita' da parte dell'imprenditoria straniera
C'e' voglia di mettersi in regola tra gli imprenditori cinesi. Questo e' almeno il dato che emerge dal boom di iscrizioni al progetto 'I.E.S.' Immigrazione ed economia sostenibile' promosso dal Comune di Prato finanziato dal Ministero dell'Interno tramite fondi europei e incentrato sul sostegno all'integrazione e alla legalita' per le imprese cinesi. Per facilitare la diffusione dell'iniziativa e le finalita' del progetto sono stati formati ed impiegati giovani tutor di impresa provenienti dalla comunita' cinese, molti dei quali di seconda generazione. Il loro lavoro di informazione e contatto diretto e' stato dunque molto proficuo ed ha portato risultati ben al di la' delle aspettative.
Per la preiscrizione dei corsi ieri pomeriggio, si sono presentati in 80 contro i 30 auspicati. I corsi saranno incentrati sulle normative antincendio, pronto soccorso, sicurezza sui luoghi del lavoro, Hccp, lingua italiana, informatica ecc. Il percorso formativo prevede inoltre lo svolgimento di check up e consulenze aziendali che saranno realizzati presso alcune imprese straniere locali.'Questo risultato dimostra che la filosofia del progetto e' stata premiata - afferma l'assessore all'Integrazione del Comune, Giorgio Silli -. Per formare gli imprenditori cinesi alla legalita' e' fondamentale partire dal basso, coinvolgendo i giovani della comunita' cinese in prima persona e promuovendo le iniziative porta a porta. Questa e' senz'altro la cartina al tornasole delle politiche della giunta Cenni: pugno duro nel ruipristino della legalita' ma allo stesso tempo informazione e formazione dei migranti''. Un segnale positivo in una citta' dove l'imprenditoria straniera e' costantemente nell'occhio del ciclone. Stamani l'assessore alla sicurezza del Comune di Prato, Aldo Milone, intervenendo a 'L'aria che tira', su La7 ha dichiarato che ''Su 200 esercizi commerciali'' gestiti da cinesi a Prato ''il 95% delle dichiarazioni risulta in perdita o inferiore ai 5000 euro di ricavi annui. Solo il 5% dichiara tra i 10.000 e i 20.000 euro all'anno''.