Prostituta cinese strangolata Assassino via col cellulare
Prostituta cinese strangolata Assassino via col cellulare
E' stata uccisa prima di Capodanno
Arrivano i risultati dell'autopsia sulla donna. E' morta per strangolamento al termine di un rapporto. Il profilo genetico aiuterà a capire l'etnia dell'assassino, che non è per forza un orientale
Milano, 11 gennaio 2012 - La lucciola cinese, trovata strangolata una settimana fa nel suo appartamento di viale Jenner, sarebbe stata uccisa la sera prima di Capodanno. Secondo i medici che hanno eseguito l’autopsia la morte sarebbe avvenuta in un lasso di tempo che va dalle 21 alla mezzanotte. Nelle prime ore del 31 quindi, la donna era già morta.
I risultati dell’esame autoptico confermano che la cinese è stata strangolata, al termine di un rapporto, da un uomo che poi, dicono gli investigatori, è fuggito portandosi via il suo cellulare. Il profilo genetico aiuterà a capire con più precisione anche l’etnia dell’assassino, non necessariamente un connazionale della donna. Si restringe quindi il campo di indagine dei carabinieri, a cominciare dal fatto che un orario preciso della morte consente, anche in assenza del cellulare, di sapere chi fosse agganciato a quella cella, in quel lasso di tempo preciso e di consolidare eventuali sospetti su qualche cliente.
Altro elemento utile agli investigatori saranno i filmati delle due grosse telecamere posizionate sopra la saracinesca del negozio di impianti per la sicurezza che sta accanto al civico 46 di viale Jenner. Si vede bene il portone di casa davanti al quale la prostituta cinese quarantenne accoglieva i clienti per poi portarli nell’appartamentino al primo piano dello stabile: chi si è fermato, ha contattato la lucciola nelle ore immediatamente prima alla sua morte ed è entrato con lei in casa?
Poi ci sono i testimoni. La donna nel quartiere era molto conosciuta, alta, castana, un tipo educato. Sostava sul tratto di marciapiede tra via Guerzoni e via Butti da almeno sei mesi, dicono i commercianti che la vedevano e chiacchierevano con lei ogni giorno. Aspettava i clienti poi saliva con loro in casa. Nessuno l’aveva più vista da Capodanno, nemmeno chi le aveva subaffittato la casa.
È stato proprio lui, il connazionale della donna che aveva il duplicato delle chiavi, a lanciare l’allarme dopo che da giorni lei non rispondeva al telefono e non si faceva più vedere davanti al portone dello stabile. Sotto la lente il mondo della prostituzione, gli investigatori non escludono che ad averla uccisa possa essere stato un cliente occasionale, qualcuno che ha tentato di rubarle i soldi dalla borsa e poi, di fronte alla sua reazione, l’ha strangolata in un momento di rabbia. Prima di fuggire l’assassino ha portato via qualche spicciolo e il cellulare della donna, per depistare le indagini, o forse per rivenderlo.
di Anna Giorgi